Impianti solari: meglio in montagna o sull'altopiano centrale?

All'Ufficio federale dell'energia (UFE) viene ripetutamente chiesto se non sarebbe meglio costruire impianti fotovoltaici sulle montagne sopra il mare di nebbia. Una domanda che è naturalmente molto giustificata, soprattutto in questo grigio gennaio 2022. Energeiaplus ha chiesto agli esperti solari dell'UFE.

I sistemi fotovoltaici d'alta montagna possono generare più elettricità per kilowatt di potenza installata nel semestre invernale rispetto a sistemi comparabili in pianura, a seconda della posizione e dell'orientamento. Questo perché le condizioni di radiazione sono migliori (atmosfera più sottile, meno nebbia) e per il cosiddetto effetto albedo della neve (riflessione della luce solare). Nonostante le perdite che possono verificarsi a causa della copertura nevosa, la produzione di elettricità di questi impianti è almeno il 50% più alta nei mesi invernali che nelle pianure, e fino al 50% della loro produzione annuale avviene in inverno. A proposito, ci sono ancora più informazioni su questo in questo interessante articolo del Bollettino SEV/VSE: Winter sun for security of supply - Bulletin DE.

Tuttavia, le altre condizioni del sito per gli impianti solari alpini sono generalmente meno buone che nelle pianure. Le infrastrutture necessarie, come le reti elettriche e le strade, sono disponibili solo in alcuni luoghi, il che può portare ad alti costi di sviluppo e quindi rendere l'elettricità di tali impianti significativamente più costosa. Per esempio, i sistemi fotovoltaici installati finora in montagna, come i progetti pilota sulla diga di Muttsee o il sistema fotovoltaico galleggiante sul Lac de Toules, costano molte volte di più di un sistema comparabile sull'Altopiano Centrale. L'elettricità invernale di tali impianti può quindi essere più costosa per kilowattora che quella di un impianto sull'Altopiano Centrale, nonostante una migliore irradiazione. Ciò che vale per questi due esempi non può essere generalizzato. Tuttavia, è certamente consigliabile confrontare la produzione aggiuntiva di energia elettrica invernale che può essere ottenuta con i costi aggiuntivi quando si decide di investire in impianti fotovoltaici alpini.

Specialmente nel caso di impianti fotovoltaici indipendenti nella regione alpina, le preoccupazioni della natura, del paesaggio e della protezione del patrimonio devono essere prese in considerazione. L'esperienza con l'espansione dell'energia eolica e delle centrali idroelettriche mostra che bilanciare la protezione della natura e dell'ambiente con l'uso dell'energia può portare a lunghe procedure di approvazione e di tribunale. Per inciso, la ZHAW ha recentemente pubblicato uno studio sulle preoccupazioni della popolazione riguardo agli impianti fotovoltaici in spazi aperti nelle zone alpine di sport invernali.

L'UFE sta preparando un rapporto entro la fine del 2022 che conterrà una visione d'insieme del potenziale sfruttabile degli impianti fotovoltaici alpini su spazi aperti e infrastrutture, tenendo conto delle questioni menzionate sopra. Questa relazione viene preparata in adempimento del postulato 20.4561 "Utilizzare le centrali idroelettriche e i bacini per la produzione fotovoltaica". Il Consiglio federale ha già adottato un altro rapporto sul tema"Energia solare in inverno" lo scorso giugno.

Marianne Zünd, responsabile dei media e della politica dell'UFE

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