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Analisi delle sovvenzioni al fotovoltaico in Svizzera

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Nell'agosto 2023, il Controllo federale delle finanze (CDF) ha pubblicato il rapporto"Effetto delle sovvenzioni per i grandi impianti fotovoltaici". Il rapporto invitava l'UFE ad analizzare l'impatto e l'interazione delle misure governative federali e cantonali nel settore del fotovoltaico (PV), da un lato, e a individuare e valutare le misure di ottimizzazione, dall'altro. L'Ufficio federale dell'energia (UFE) ha ora pubblicato i relativi risultati.

Lo studio"Concept for photovoltaic promotion and utilisation strategy for photovoltaic potential", commissionato dall'UFE e realizzato dalla società di consulenza e ingegneria EBP, conclude che i costi diretti di promozione degli impianti fotovoltaici non sono necessariamente proporzionali ai costi di produzione. Ad esempio, i piccoli impianti fotovoltaici sui tetti, tendenzialmente più costosi, godono di condizioni di sovvenzione più favorevoli rispetto ai grandi impianti economici senza autoconsumo, ad esempio su spazi aperti. I primi possono quindi essere gestiti in modo redditizio con sovvenzioni dirette relativamente basse, dato che i costi dell'elettricità possono essere risparmiati in modo considerevole grazie all'autoconsumo. Inoltre, gli impianti fotovoltaici sui tetti hanno un potenziale nazionale di oltre 50 TWh e rappresentano quindi il potenziale più interessante per l'espansione della produzione di elettricità da fotovoltaico.

È stato inoltre dimostrato che l'utilizzo della superficie disponibile sui tetti per la costruzione di impianti fotovoltaici è migliorato costantemente negli ultimi anni. Nel 2024, il 60% degli impianti installati utilizzerà più di due terzi della superficie del tetto, mentre nel 2019 ciò avveniva solo per il 40% degli impianti.

Gli autori dello studio propongono, tra le altre, le seguenti misure per ottimizzare il sistema di sovvenzioni:

  • Abolizione dei vari bonus per i "sistemi speciali" (facciata, parcheggio e impianti fotovoltaici alpini), al fine di concentrarsi maggiormente sull'elevato potenziale degli impianti fotovoltaici su tetto. L'UFE ritiene che questa misura sia prematura, in quanto questi impianti dovrebbero prima consolidarsi e subire curve di apprendimento per consentire una riduzione dei costi e una maggiore efficienza dei sussidi.
  • Aumentare la soglia minima di sovvenzione per i pagamenti una tantum dagli attuali 2 kW a 5 kW per aumentare l'efficienza delle sovvenzioni. L'UFE sconsiglia di attuarlo al momento, poiché a partire dal 2026 si applicheranno tariffe d'acquisto più orientate al mercato e quindi condizioni più rischiose, di cui si dovrà attendere l'effetto sull'espansione.
  • Abolizione dei pagamenti una tantum per gli impianti fotovoltaici sui nuovi edifici, per i quali il fotovoltaico è obbligatorio nella maggior parte dei Cantoni. L'UFE teme che ciò elimini gli incentivi all'installazione di impianti fotovoltaici più grandi sui nuovi edifici rispetto a quanto richiesto dalle normative cantonali.
  • Estensione dell'assegnazione dei pagamenti una tantum tramite una procedura d'asta per includere gli impianti con autoconsumo. Al momento la legge non lo prevede.

Wieland Hintz, responsabile dell'energia solare dell'Ufficio federale dell'energia
Immagine: KEYSTONE/Michael Buholzer

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